1. |
allarme
01:57
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chiedimi un'immagine di me tra vent'anni
io ti disegno un pronto soccorso in fiamme
allarme, allarme
raccontami un'immagine di te tra vent'anni
tu dammi uno specchio, lo rompo e te lo metto davanti
allarme, allarme
figli del caso e del caos c'è una festa fuori dalla finestra
figli del caso e del caos c'è una festa fuori dalla finestra
consegnatemi un'immagine di voi tra vent'anni
vi lascio un secondo in bianco
allarme
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2. |
amichevole
02:17
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Voglio che un giorno cosi' non ritorni mai piu'
Mi sono sbagliato, non ho ben capito
Chi sei tu.
E inevitabile, la lotta tra bande,
che infuria per casa, che porta a bruciare
le piante.
Non è un'amichevole
In guerra si impara e di notte si bara di più.
Non è impossibile
La pace blindata ed il gioco di squadra
tra noi
tra noi
Mi sono dipinto il soffitto ed i muri di blu
Cosi' non li vedo e magari ti noto di piu'
Le lunghe lettere gettate alle stampe
Sono pagine buone per alimentare
le fiamme
Non è un'amichevole
In guerra si impara e di notte si scava di più.
Non è impossibile
La pace blindata ed il gioco di squadra
tra noi
tra noi
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3. |
anice
02:23
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C'è il nostro servizio sul telegiornale
Trasmesso criptato in frequenze private
La cronaca nera, la cronaca vera
A seguire i sondaggi ed i sabato sera.
Spingimi dentro al tessuto locale
Costringimi a forza a far vita sociale
Fammi schiacciare l'acceleratore
Guidiamo, scappiamo ubriachi a ballare.
Ma non è per questo
Non mi sento depresso
Vivere su un salice col ricordo dell'anice.
Ma non è per questo
Non mi sento depresso
Vivere su un salice col ricordo dell'anice.
C'è il vostro sorriso nel supermercato
Scontato ed esposto al reparto sbagliato
La vita in diretta, la vita perfetta
La gente si indigna la gente è corretta
Tutti a brindare in bicchieri puliti
Ridiamo di niente e finiamo assaliti
Dall'ansia di fingere e farsi trovare
Guidiamo, scappiamo ubriachi a ballare.
Ma non è per questo
Non mi sento depresso
Vivere su un salice col ricordo dell'anice.
Ma non è per questo
Non mi sento depresso
Vivere su un salice col ricordo dell'anice.
ricordo dell'anice
ricordo dell'anice
ricordo dell'anice
ricordo dell'anice
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4. |
arancione
01:52
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Pare che ci sia più posto sul nuovo automezzo
Previsto dai piani aziendali ATC
Dicono che a potenziare le linee extraurbane
Si rischia di perdere
Del capitale dentro i fossi della provinciale
Le attese e la vita sprecata
Il sole arancione e banale
I ritardi da giustificare
La rabbia, i silenzi e le angosce di un pendolare
Lo sguardo di chi resta fuori
Condanna l'arancio sbiadito
Degli autobus delle odissee
Dai vertici sale l'applauso comprato
Per il subappalto del CIVIS e
Verrebbe da ridere se ti dicessi
Che è tutto qua
I mille biglietti buttati
Le promesse mai rispettate
Dei comuni indolenti e pagati
Coi soldi puliti e in orario dei pendolari
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5. |
caffè
01:24
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Spesso mi trovo in situazioni
Che definire limite è voler minimizzare
Si prova a restar lucidi, vivaci e produttivi
Onesti, se possibile, capaci e molto attivi.
Forse mi consolerai con un caffè
O se proprio non ti va, prendendo un tè con me
è basso il tasso di interesse infrasettimanale
Si gioca al precariato con un occhio al capitale
In mele e sconti
Da usare il mese prossimo per bere e festeggiare
Quotidianamente vivere con me
Quotidianamente vivere tra il tè e me
Forse mi consolerai con un caffè
O se proprio non ti va, prendendo un tè da me
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6. |
cane
02:05
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In dieci minuti di macchina sulla San Vitale
Ci siamo lasciati alle spalle un anno da dimenticare
Abbiamo ascoltato musica, riso poco, ma volentieri
Si è parlato di cose leggere, tralasciando i discorsi seri
Il giorno in cui prendemmo un cane
Fu un giorno di festa
Tra mille tempeste diverse ed avverse
Il giorno in cui prendemmo un cane
Fu un giorno diverso
Da cui ripartire
Per ricominciare, o no.
O no. O no ?
In dieci minuti di macchina sulla San Vitale
Abbiamo portato a casa qualcosa da ricordare
Abbiamo ascoltato musica, riso poco, ma volentieri
Si è parlato di cose leggere, tralasciando i discorsi seri
Il giorno in cui prendemmo un cane
Fu un giorno di festa
Tra mille tempeste diverse ed avverse
Il giorno in cui prendemmo un cane
Fu un giorno diverso
Da cui ripartire
Per ricominciare, o no.
O no. O no ?
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7. |
conviene
02:02
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Eserciti di paramedici vestiti a festa
presentano il conto e chi chiede il resto
con sguardo assente fa finta di niente
E come i netturbini all'alba
che avanzano in nebbie disegnate a tratti pesanti
si sporcano e tornano vinti all'inceneritore.
E a conti fatti forse ci conviene
e a conti fatti forse ci conviene
e a conti fatti forse ci conviene
Cucine illuminate male dalle luci gialle
le sette di sera tornando a casa con
la radio accesa in fila in tangenziale
Lividi cementifici e fumi controllati
su campi tagliati da cavi e carri che sfilano
lenti per il carnevale
E a conti fatti forse ci conviene
e a conti fatti forse ci conviene
e a conti fatti forse ci conviene
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8. |
decidere
02:15
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Preoccupati come i cani del canile dietro casa
abbandoniamo le speranze
apriamo le danze macabre
Nel nuovo corso delle cose imposte ricordiamo l'orrore
chiamiamo un dottore
rubiamo le ore al sabato
decidere, decidere, decidere è una favola e oggi non è piu' possibile
possibile possibile
compriamo piu' garze
lasciamo le stanze
vivremo benissimo anche dentro le ambulanze
decidere, decidere, decidere è una favola e oggi non è piu' possibile
possibile possibile
compriamo piu' garze
lasciamo le stanze
vivremo benissimo anche dentro le ambulanze
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9. |
domus
02:51
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Melior nobis erit domus
Aprilis tibi Promisi kalendis
Melior fiat vita nobis
Procul a sulcis
Aegrotantes falso nec non dulci decipimur mendacio
Sordidi in faciles decidimus altosque sulcos
de rebus nec factis conscii
Condiciones diesque dum mutant
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10. |
foglie
01:14
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Ne avremo di anni da spendere male
prima della pensione ne avremo anche troppi
di giorni nati corrotti
di tasse imposte salari
ricerche continue
tra viaggi e famiglie
salsedini e voglie
telefoni e foglie
ne avremo di cose da dire
ai nostri clienti
di abbracci ai parenti
cornetti mangiati in partenza
biglietti ricette salotti finestre
ricordi e stoviglie
portiere e maniglie
telefoni e foglie telefoni e foglie
telefoni e foglie telefoni e foglie
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11. |
inaccettabile
02:19
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pensare di lasciar stare tutto il resto
andare a letto presto
non è un'opzione
verosimile
vivere e lavorare all'estero
per evadere il fisco
non è un'opzione
attuabile
dormire in divieto di sosta
per andare in vacanza
non è un'opzione
tollerabile
non fare regali per natale è socialmente inaccettabile
si finisce male
non fare regali per natale è socialmente inaccettabile
si finisce male
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12. |
insieme
01:58
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Mettiamo che si possa fare, di ferragosto
perchè voglio mettermi un po' avanti e prenotare un posto
gli amici piu' tradizionali verranno in infradito
e musica, voglio la musica, e gente col sorriso.
Tu tienti libero l'agosto prossimo
al mio funerale
prepara un bel discorso ma
sta' attento a non sudare
che Agosto si sta bene Agosto
è bello stare insieme
Agosto si sta bene Agosto
è bello stare insieme.
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13. |
lamerivareno
02:15
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Non si può continuare a giocare a Monopoli col culo degli altri
E non è per protestare non è per speculare sulla rabbia dei tanti
Fregati in partenza e rimasti senza una repubblica fondata sul lavoro
E non c'è speranza non c'è maggioranza a salvarci
No, non c'è più la lotta di classe, ora ha cambiato nome,
si chiama mal di vivere maggiore
un misto di sfiducia e depressione, pronti a perdere nel segno della crisi generale
sapesse contessa mia l'altro giorno in birreria ho sentito che falliscono i negozi
che è tornata la cassa integrazione che oggi nessuno va più in pensione o in treno
che anche gli italiani ormai vengono investiti tra lame e rivareno
No, non c'è più la lotta di classe, ora ha cambiato nome,
si chiama mal di vivere maggiore
un misto di sfiducia e depressione, pronti a perdere nel segno della crisi generale
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14. |
lettera
02:36
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Hai perso la tua voglia troppo presto io del resto
perdo penne molto spesso
di essere nel dubbio non ti importa questa storia l'hai vissuta già una volta
dire che i problemi si risolvono da soli è come dire molte cose tutte false
vivere con cento sogni chiusi nel cassetto e non avere più bisogno delle tasche
quando penserò di meno
scrivimi una lettera con tutti i miei errori
scrivila su carta vera
così posso toccarla e crederci un poco di più
ho perso la memoria troppo presto io del resto
mi confondo sui dettagli
ci sono mille sfumature e scorciatoie da imparare
non saprei davvero dove cominciare
quindi credo di doverti almeno cento scuse
tutte pronte per coprire ogni mia falla
vivere con cento sogni fermi nel cassetto di un armadio che non riesce a stare a galla
quando penserò di meno
scrivimi una lettera con tutti i miei errori
scrivila su carta vera
così posso toccarla e crederci un poco di più
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15. |
libero
03:09
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dici che rischio garantito di essere messo dentro per
terrorismo o pessimismo
dici che non ti frega niente
sostieni sia vivere restare in coda al sabato al casello
neanche quando ti abbandoni
neanche quando ti abbandoni sembri libero
neanche quando ti abbandoni
neanche quando ti abbandoni sembri libero
mettere l'abito formale non accendere per non consumare
inviti e pratiche
stringere i denti e lasciar dentro il fiato che ti serve
lo schianto arriva quando scatta il verde
neanche quando ti abbandoni
neanche quando ti abbandoni sembri libero
neanche quando ti abbandoni
neanche quando ti abbandoni sembri libero
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16. |
maggio
02:23
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che vi vada di traverso al primo assaggio il caviale in antipasto
la sera del primo maggio
nei salotti delle ville inutilmente a festa
che possa finire tutto in scandali e mal di testa
si dimettano in massa deputati e ministri
che mandino in panico vallette ed opinionisti
costretti da un vuoto politico e umano a smettere di leccare
il solito deretano
non c'è più molto da perdere
no no no
non c'è più niente da perdere
stiamo qui su una zattera di gomma arancione aspettiamo un occasione
stiamo qui su una zattera di gomma arancione aspettiamo un'invasione
aspettiamo un'invasione
presentiamo ufficialmente domanda di invasione
che vi vada di traverso al primo assaggio il caviale in antipasto
la sera del primo maggio
nei salotti delle ville inutilmente a festa
che possiate finire tutti tra scandali e mal di testa
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17. |
meglio
02:29
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||
Scusa ti disturba se ti parlo ancora per un'ora
di dubbi e di cose
di sputi e di spose di risate o di patate cucinate male
di rose tagliate e gelati in estate
di amici e cazzate di pizze a metà
Mi rendo conto che mi segui a stento e il mio comportamento
non è un argomento di conversazione brillante o costante
come i tassi d'interesse o i figli
i campi e i conigli, canzoni e sbadigli di sveglie alle sei
Google dice che mi devo dare tempo
per sentirmi meglio
Forse per trovare un equilibrio ed evitare
il momento del cambiamento
o del pentimento
per un cambiamento
Scusa ti disturba se ti rubo ancora un'altra ora
parlando di sagre di vino e zanzare
in nubi fitte in maggio sopra i fossi a Bentivoglio
ti parlo dell'olio
ti parlo del suono dei camion che passano in strada alle tre
Prendendo tempo e controllando il vento da che parte gira
si tiran le fila della discussione e lasciandomi andare
su binari casa, chiesa, centro commerciale
vestendomi male
sto differenziando con poca onestà
Google dice che mi devo dare tempo
per sentirmi meglio
Forse per trovare un equilibrio ed evitare
il momento del cambiamento
o del pentimento
per un cambiamento
|
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18. |
quieto
01:51
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||
stai vicino a me non è facile
attraverso la città che tristezza
è tutto qui è così, è tutto qui
non spererai seria di riuscire
passi stanchi senza senso
aspettando ancora un po'
vuoi aprirti di più è quasi ottobre
io non ci sono
è sempre così di lunedi
forse tu senti pudore
e come in un libro od un film
sopravviverò
mi troverai mi troverai mi troverai o no
non ci sono più le tue scuse e ora che si fa ?
mi troverai mi troverai mi troverai o no
non ci sono più le tue scuse e ora che si fa ?
penso che per te non sia facile
senza credere di essere diversi si ma mai così
io tu lui
eravamo lì
no non più no non più
dico, non ci sono più
come va ? giuro non vorrei averti qua
e anche così, di giovedì
forse tu provi rancore
e come in un libro od un film
io me ne andrò
mi troverai mi troverai mi troverai o no
non ci sono più le tue scuse e ora che si fa ?
mi troverai mi troverai mi troverai o no
non ci sono più le tue scuse e ora che si fa ?
|
||||
19. |
porta
05:01
|
|
||
se una promessa è una promessa fatta
davanti alla porta di casa prima di andare via
ma una promessa, una promessa è poca cosa
se detta in fretta prima di fuggire via
se poco ti importa, poco ti importerà
se poco ti importa, poco ti importerà domani.
se una promessa, una promessa è una bugia,
parole nel vuoto davanti alla porta di casa mia
se una promessa, una promessa è una follia
insostenibile, impraticabile
se poco ti importa, poco ti importerà,
oggi cosa ti porta ?
che cosa ti porterà domani ?
|
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20. |
soia
02:55
|
|
||
Sottovuoto spento e sporco c'è qualcosa che non serve in primavera
Senza luce si conserva nel fracasso si consuma ore perse in muschio ed uva
Se cercando un compromesso capitasse di ammalarsi senza cura di curiosità morbosa
Si potrebbe si potrebbe fare un cambio di stagione e dare aria
In abbondanza e noia
Senza flagranza o gioia
Lungimiranza e soia
Io che aspetto tu che taci
due sinonimi di attimi atti al nichilismo audace
troppi strappi nella giacca e pochi margini di errore tempo speso spesso male
Qualche vuoto di memoria che ci aiuta senza dubbio per lo meno
a fare finta di star bene
poi privarsi del superfluo per dividere l'affanno e tutto il resto
In abbondanza e noia
Senza flagranza o gioia
Lungimiranza e soia
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||||
21. |
titoli
01:47
|
|
||
la domenica è nostra e la crisi è finita possiamo comprare più cose
l'ho letto in grassetto in otto giornali su dieci
una macchina un albero quindici metri di corda
per due scarpe son certo che non moriremo di stenti
ma da qui
tutto sembra un po' diverso da qui
tutto prende un altro verso da qui
lontano dai sondaggi
trattati come ostaggi
le domeniche di fine mese passato il ventuno diventano ostili
rimandiamo gli acquisti adducendo le scuse più vili
si cambiano i titoli e in otto giornali su dieci si parla di guerre
di politica e libri e salute e ricette e bambini
ma da qui
tutto sembra un po' diverso da qui
tutto prende un altro verso da qui
lontano da inquietanti sondaggi
trattati come miseri ostaggi
|
||||
22. |
via
01:39
|
|
||
ti sveglierai male
solo per poi affondare
tra le cose che devi fare
e mangerai male
di fretta
una fetta di torta, fredda
lavorerai male
distrattamente, pensando a niente
ma la sera ti porterà via
ma la sera ti porterà via
ma la sera ti porterà
dove c'è ancora la neve
dove c'è ancora la neve
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