1. |
L'apatico
03:58
|
|
||
mi hai conosciuto in un momento particolare
è appropriato lasciarmi spiegare che l'insofferenza è il male
non riuscivo più a regolare
ogni funzione che per me sia vitale
l'assenza non era quella di stimoli
ma quella che provi dentro a vicoli mentali che si rincorrono
e sfociano dentro una profondità rettale
non mi dicevo più ti amo ma ripetevo solo ano
è come guardarsi da lontano
la coscienza era solo un vago riflusso mentale
io sono l'apatico
giro in tondo ma sono statico
la lucina dentro agli occhi
è il riflesso di una scintilla che non scocca
la precisazione è doverosa
non parlo di massimi sistemi
la mia è una prosa
che si guarda allo specchio
non mi abbandono a facili stilemi
se urlo dentro sento l'eco
non so più regolare le mie giornate
le mie orbite sono sfasate
ma non mi lamento
questo è solo un racconto
di quando l'abbandono del sé
ti guida ad un desolante autodafè
l'orario è solo una convenzione
dietro cui nascondere la propria imprecisione
se mi dai ascolto in questo momento
puoi percepire il distacco dal concetto di contento
|
||||
2. |
Febbre
03:45
|
|
||
FEBBRE
Da sventrare le nuvole
da prendere a schiaffi la luna
sei bella da mordere i fili dell’alta tensione
da bere alla goccia una cisterna di cenere
da tagliarsi i capelli cominciando dalla gola
sei bella da chiudersi in ascensore con un testimone di geova
e poi da lasciarsi precipitare
sei bella da contare con la lingua i denti della mia ghigliottina
e giocando quel numero perdere tutto tranne una cambiale
bella che al confronto l’inferno è mezza pensione
bella che nessuna mela mi risparmierà al dottore,
che il mio sangue si fa benzina ma non smetto di leccarmi le ferite
e ancora prima di svanire come scaglie di vapore
le mie dita aggrappate a un cornicione
ti prego torna qui ti prego torna qui a schiacciarle come sola tu sai
Fammi sudare la febbre
38.1 38.2 38.3 38.4 38.5 38.6 38.7 38.8 38.9
39.1 39.2 39.3 39.4 39.5 39.6 39.7 39.8 39.9
|
||||
3. |
Pop
05:16
|
|
||
Contare le pecore per addormentarsi
Sarebbe bello avere un gregge tutto per me
Di modo che non sia necessario farsi di cocktail approssimativi
Fatti da te
Che sei la più bella ma anche la meno brava
Nel servire avventori occasionali
Un po’ come quello che prima ti cercava
Quello coi baffi il naso finto e gli occhiali
Forse non l’hai riconosciuto ha cambiato taglio
Forse non lo sai lui era qui per te grande sbaglio
Forse lui mai avrebbe preso questo abbaglio
Non so cos’è ma nel formaggio ci mettono il caglio
Sono pop sono cool sono come tu mi vuoi
Sono un po’ stanco di aspettarti e così
Per un po’ vado via ma ti lascio qui
Il pilota automatico amor ematico aromatico
Al caffè
E vediamo come fare per tornare a lamentarci
Di un’altra giornata di merda che ho passato con te
Sono storie d’altri tempi abitudini e posti marci
Meraviglie del mercato arti sociologiche
Precisiamo i nostri ruoli questo passo ci mancava
Io porto i pantaloni tu ami gli animali
Io porto pazienza tu sei quella che si lava
I nostri contatti possono dirsi normali
E pompa la storia dell’innamorato scemo
Talmente banale da sfiorare l’osceno
Meglio essere preda che predatore?
Meglio non dir niente e far parlar l’amore
|
||||
4. |
On the rocks
04:28
|
|
||
yuhuu! ci sei?
sono una figura retorica
non per farmi i fatti miei
ma noi
siamo gravidi di scuse
abbondanti nelle accuse
alla continua ricerca di muse
abbiamo spettacoli da scrivere
persone importanti da deridere
relazioni di coppia da stringere
curare un settimanale di medicina
dottore chiami un dottore
mi serva on the rocks un aspirina
dottore chiami un medico per favore
non ho bisogno di una cura alternativa
ma solo rumore, calore, furore
la rima è facile:
...motore
muoversi per-versi di traverso
spingersi di spinte dipingersi
perdersi nel tempo perso
realizzare realtà reazionarie
radere al suolo con lamette da barba
far credere alla gente di amare barbara
sensazionalizzare il non senso di sto pezzo
ponendo l'accento sulla sua sua struttura
sulla sua struttura sulla sua struttura
|
||||
5. |
|
|||
6. |
La 626
03:19
|
|
||
626
Se non vuoi avere guai
E io mai ne vorrei
vieni a fare anche tu
La 626
In certi casi sai
no non si sa mai
O resti spento
o brucerai
E dopo converrai
Allora ahi ahi ahi
Non puoi tornare
Indietro mai
Perciò se lo vuoi
Ed io mai lo vorrei
Vieni a fare con me
La 626
Mai più ti scotterai
Mai più ti ribellerai
Mai più prender fuoco potrai
Mai più dirai ahi
Altrimenti non sai
che rischi correrai
A soffiare sul fuoco
Che divora i solai
dottori magistrati reverendi coi sai
Nuovi economisti ed anche vecchi usurai
Tra schizzi di cervella sopra assi cartesiani
sporcarsi la tuta non è mai stato nei miei piani
Quindi se non lo vuoi
E io mai lo vorrei
Vieni a fare con me
La 626
|
||||
7. |
|
|||
8. |
Maiale (demo 2010)
05:57
|
|
Garrincha Dischi Bologna, Italy
Garrincha Dischi è un'etichetta che lavora per mantenere viva la centralità dell’autore e le sue scelte. Dischi, CD e
formati digitali, tutto fatto con amore.
Garrincha Dischi oggi è: 33 ORE, 4FIORIPERZOE, CHEWINGUM, LE-LI, THE WALRUS, MANZONI, LO STATO SOCIALE, NEL DUBBIO, L'ORSO, LA RAPPRESNTANTE DI LISTA, JOCELYN PULSAR...
... more
Streaming and Download help
If you like Welfare pop "Remastered", you may also like:
Bandcamp Daily your guide to the world of Bandcamp